MOZIONE n. 49 del 10/03/2023
Sulle misure adottate dalla Regione in merito allo spreco alimentare.

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
- la problematica dello spreco alimentare, e in particolare quella delle azioni e delle misure per prevenirlo, è non solo tema di grande attualità ma rappresenta una priorità economica, ecologica e sociale;
- lo spreco alimentare è stato definito quale “scandaloso paradosso del nostro tempo”, considerato l’aumento dei paesi poveri a causa delle guerre e delle crisi economiche, delle persone denutrite e sottonutrite e della produzione dei rifiuti urbani;
- secondo la FAO “oltre un terzo del cibo prodotto al mondo va perso. Gli alimenti sono persi o sprecati lungo l'intera catena di approvvigionamento alimentare: nell'azienda agricola, durante la trasformazione e la lavorazione, nei negozi, nei ristoranti e in ambito domestico”;
inoltre, il Food Sustainability Index 2021 ha denunciato il fatto che “ogni cittadino italiano è stato responsabile dello spreco di 97 chilogrammi di cibo. Nello specifico, ogni famiglia nel 2021 ha buttato nella spazzatura circa 67 Kg di cibo, i servizi di ristorazione altri 26 Kg e le vendite al dettaglio 4 Kg”;
Considerato che: - la problematica, da tempo, rappresenta un punto focale delle politiche mondiali ed europee nonché una priorità degli interventi dei governi nazionali e locali. Tra le principali iniziative in tal senso, occorre ricordare: a) nel 2012 il Parlamento europeo ha adottato la Risoluzione del 19 maggio su un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse;
b) nel settembre 2015 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha indicato gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030, compreso quello che prevede di dimezzare gli sprechi alimentari pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumatore e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di approvvigionamento e di produzione;
c) nel 2018, il 30 maggio, è stata approvata la Direttiva 2018/851 del Parlamento europeo e del Consiglio, sui rifiuti, che pone tra gli obiettivi prioritari quello di migliorare l’uso delle risorse in senso di incentivare l’utilizzo accorto, efficiente e razionale delle stesse nonché rafforzare l’economia circolare;
d) nel 2016 è entrata in vigore la legge nazionale 19 agosto 2016, n. 166 contenente “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”;
in particolare, l’articolo 1 stabilisce che “La presente legge persegue la finalità di ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti(….)”;
e) diversi sono stati i piani ed i protocolli di intesa adottati a livello nazionale (tra i principali si ricordano: PINPAS – Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari – Le azioni prioritarie per la lotta allo spreco adottato dal Ministero dell’Ambiente nel 2014 con il quale sono state delineate 10 azioni prioritarie a livello nazionale per la lotta allo spreco alimentare;
attività successivamente confluita nel Comitato Tecnico Scientifico per l’implementazione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, istituito con DM 8 luglio 2014, n. 185, rinnovato con DM 27 giugno 2017, n. 168 nonché nel 2018 ANCI e Ministero dell’Ambiente hanno sottoscritto l’Accordo attuativo del protocollo d’intesa del 12 ottobre 2017, finalizzato all’implementazione e allo sviluppo di azioni a supporto dei Comuni, volte a favorire, stimolare e facilitare l’identificazione e l’implementazione di misure ed iniziative per la prevenzione e la riduzione degli sprechi alimentari);
POSTO CHE: - da ultimo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nella Missione 2 “Rivoluzione verde e Transizione digitale” pone come urgenti gli interventi e le misure in materia di economia circolare, per proteggere la natura e le biodiversità e garantire un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, e ha stanziato, per questa finalità, ingenti fondi proprio nella Componente 1 “Agricoltura sostenibile ed economia circolare”;
- numerose Regioni, di conseguenza, hanno approvato diverse strategie di intervento e progetti (tra queste: Lombardia, Marche, Lazio, Liguria, Abruzzo etc…) che, utilizzando i fondi del PNRR, mirano a migliorare la filiera alimentare, riducendo al minimo lo spreco alimentare e la produzione di rifiuti alimentari;
- le predette misure si basano soprattutto sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche per la riduzione degli sprechi alimentari;
individuazione di sistemi innovativi di produzione alimentare per l’integrazione delle varie filiere produttive, favorendo, appunto, un processo di economia circolare;
interventi di recupero delle eccedenze alimentari per facilitare la destinazione ai fini di solidarietà sociale;
progettazione di sistemi di tracciatura e informazione sicuri e trasparenti dei dati degli alimenti;
ulteriori progetti specifici per creare reti territoriali (dunque a livello regionale, provinciale o comunale) contro lo spreco alimentare nonché di ricerca, informazione e sensibilizzazione sul tema;
Impegna la Giunta regionale
ed il Presidente della Giunta regionale - ad adottare programmi e progetti finalizzati ad affrontare il problema dello spreco alimentare;
- a prevedere sul tema importanti investimenti, anche al fine di utilizzare tempestivamente e opportunamente i fondi del PNRR, trattandosi peraltro di questione caratterizzata da trasversalità e centralità delle politiche sanitarie, ambientali e sociali del territorio;
- a individuare misure per supportare, in particolare, l’azione dei Comuni, coinvolti per primi nel problema della gestione dello spreco, delle eccedenze alimentari e dei relativi rifiuti.

Allegato:

10/03/2023
F. LAGHI